L'Isola di Vulcano
Il cono attivo di Vulcano (cono della Fossa) con il cratere storicamente attivo, che si trova a pochi passi dal paese di Vulcano Porto, visto dall'orlo della Caldera della Fossa. Si nota la lingua di lava riolitica conosciuta come "Pietre Cotte" che, traboccando dall'orlo craterico, si è arrestata appena raggiunta la base del cono, durante un'eruzione nel 1739. Inoltre è ben visibile, sul versante più basso del cono, il deposito piroclastico grigio scuro dell'ultima eruzione, nel 1888-1890.
Vulcano, origine del termine oggi applicato per tutti i vulcani nel mondo, è la più meridionale delle Isole Eolie. La sua frequente attività nell'epoca classica ha ispirato i greci di supporre che il Dio di Fuoco, Efesto, lavorasse nella sua forgia all'interno del cono attivo, ora conosciuto come "cono della Fossa".
L'isola di Vulcano consiste in tre diversi edifici vulcanici, parzialmente distrutti da collassi calderici. La parte meridionale dell'isola è costituita dal "vulcano Primordiale", troncato dalla caldera del Piano. Verso nord si trova l'edificio di Lentia-Mastro Minico, che è stato largamente distrutto dal collasso della caldera della Fossa, circa 14 mila anni fa. Questa caldera contiene il cono della Fossa, formatosi negli ultimi 5500 anni. La parte più settentrionale dell'isola è la penisola di Vulcanello, la cui formazione comincia con un'eruzione sottomarina nel 2° sec. a.C., portando alla nascita di un'isola nello stretto fra Vulcano e Lipari. Le ripetute eruzioni di questa nuova isola la fanno crescere, e nel medioevo essa si unisce all'isola di Vulcano. L'ultima eruzione di Vulcanello risale al XVI secolo.
Negli ultimi secoli, invece, l'attività si è concentrata al cratere della Fossa. Un ciclo eruttivo importante ha inizio nel 1727, e nel 1739 viene emessa la colata riolitica di "Pietre Cotte", la più recente attività effusiva di Vulcano. Durante i 150 anni consecutivi, si registra un'attività esplosiva sporadica, che culmina nell'ultima eruzione di Vulcano, che si svolge fra il 2 Agosto 1888 ed il 22 Marzo 1890. Questa eruzione è l'evento tipo che ha portato all'introduzione del termine di attività "vulcaniana", caratterizzata da distinte esplosioni molto forti, che emettono frammenti di lava in stato quasi solido. Sono famose le numerose grandi bombe "a crosta di pane" che furono lanciate fino alla zona ora occupata dal paese di Vulcano Porto. Essendo allora disabitata la zona, non ci furono nè vittime umane nè danni materiali di grandi proporzioni, anche se la ricaduta di materiale piroclastico e le onde di choc causate dalle più forti esplosioni hanno causato danni ad edifici sull'isola vicina di Lipari.
Dalla fine dell'ultima eruzione, Vulcano si trova in uno stato di quiete eruttiva, ma questo "sonno" è a volte disturbato da crisi di attività sismica e aumenti nelle emissioni e temperature fumaroliche, la più recente cominciatasi nel 1985.